Quando per curiosità avevo chiesto informazioni non sapevo che sarebbe stato l’inizio della mia più grande avventura. I mesi di preparazione e formazione mi hanno aiutato a sentirmi più sicura ma quando ho superato il check in dell’aeroporto salutando i miei genitori ho provato mille emozioni contrastanti di felicità e paura. Al mio arrivo in aeroporto c’erano tante persone sorridenti e festanti ad accogliermi insieme alla mia famiglia ospitante e tutte le paure sono scomparse. Ci ho messo qualche settimana ad ambientarmi con la mia nuova scuola però sono riuscita presto a fare amicizie e anche lo sport mi ha aiutato parecchio. Un anno all’estero che riesco a riassumere con un termine “Vita”; perché ho davvero vissuto qualcosa impossibile da spiegare a parole. E’ stato difficile salutare la mia host family ma l’altra metà del mio cuore non vedeva l’ora di riabbracciare i miei genitori e amici che erano ancora una volta li in aeroporto ad aspettarmi al mio ritorno. Tutti mi hanno detto che sembravo cambiata, ma la verità e che ero solo me stessa, la miglior versione di me stessa.

La nostra esperienza come famiglie ospitante è durata due anni consecutivi, poiché entrambe le nostre figlie hanno scelto di fare un anno di studio all’estero. L’organizzazione ci è stata vicino in tutte le fasi e specialmente nei momenti di formazione/preparazione ci hanno aiutato a superare le paure iniziali del primo anno. Aver ospitato degli studenti che arrivavano da tutto il mondo ci ha arricchito, condivido cultura, cucina e momenti di allegria. Abbiamo creato un ambiente accogliete per questi studenti e fatto in modo che potessero sentirsi a casa, li abbiamo supportati con lo studio e lo sport e ci siamo divertiti a cucinare con loro. Abbiamo accolto ognuno di loro pensando sempre che quello che facevamo doveva essere un piccolo e semplice buon seme che avrebbe poi generato accoglienza e bellezza in un altro punto dell’Universo, un seme che si fa dono per tutti.